Palermo – Finanziamenti tram definitivamente persi o no? In mezzo alla giungla di notizie che nelle ultime 48h si sono susseguite, fra interpretazioni ed altre letture, proviamo a fare un pò di chiarezza.
Come già saprete, Palermo aveva partecipato all’avviso Mit-2018, un bando del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che metteva a disposizione finanziamenti destinati agli Enti Locali per progetti di ampliamento delle proprie infrastrutture della mobilità: linee tram, metrò, reti filobus, parcheggi ed altri sistemi a guida vincolata.
Essendo sorte delle osservazioni sui progetti presentati da alcuni Enti quali Genova, Palermo e Brescia, il Mit ha emesso il Decreto che tanti di voi avranno letto, e che concede una “finestra” dove poter trasmettere apposite integrazioni documentali entro il 30/04/2020 e procedere successivamente in via prioritaria al finanziamento dei rispettivi progetti.
Fino a qui niente di nuovo, anche perché avevamo preannunciato tale provvedimento già lo scorso 2 Dicembre.
Attenzione però, il Mit concede questa cosiddetta proroga con scadenza 30/04/2019 solo ed ESCLUSIVAMENTE per i progetti momentaneamente non ammessi (fra cui Palermo). Significa che altre città, al di fuori di quelle indicate nell’attuale decreto, NON POTRANNO partecipare.
La cosiddetta finestra di Aprile avrà risorse finanziarie con riparto 2019 pari a 1,3 mld e ribadiamo dedicata solo ai partecipanti momentaneamente esclusi, che per completezza riportiamo qui di seguito:
Sempre nel Decreto vengono anche riportati i principali elementi che costituivano la valutazione dei progetti
Tale intoppo però comporterà una perdita di tempo fra 6 e 8 mesi, e non è poco.
E a proposito di PROGETTI NUOVI che altri Enti vorranno presentare, è stata PROROGATA la scadenza dell’attuale bando in corso Mit-2019 inizialmente prevista per il 31 Dicembre 2019, e ora fissata al 1 Giugno 2020. Qui la copertura finanziaria sarà pari a 2,5mld.
Pertanto alla luce dell’entità di queste risorse finanziarie, il Comune di Palermo avrebbe (in teoria) le carte in regola per partecipare anche a questo bando e richiedere finanziamento per la Mal che ammonterebbe ad appena 1 mld di euro.
Anche questa decisione di far slittare la scadenza del bando attualmente in corso nasce dalla volontà del Ministero di tenere fortemente in considerazione, in relazione all’importanza dei progetti proposti, Genova e Palermo. Ovviamente dipenderà anche dalla documentazione integrativa che verrà richiesta e da ciò si capirà l’eventuale errore/dimenticanza/svista. Insomma, chi vivrà vedrà.
Ma era già possibile presentare richiesta di finanziamento per la sola Mal già nel bando Mit-2018? Parliamo della stessa misura oggetto dell’attuale Decreto e che ha ripartito le somme disponibili a varie città come da schema che riportiamo qui sotto:
Considerato che tale misura aveva una dotazione di circa 2,390 mld complessivi e alla luce del numero di richieste pervenute, sarebbe risultata molto improbabile l’assegnazione di quasi metà delle risorse alla sola città di Palermo per la Mal. E in ogni caso i criteri di valutazione dei progetti previsti dal bando “premiano” anche l’ampliamento degli attuali sistemi infrastrutturali.
In sostanza, viste le risorse del bando Mit-2019 con scadenza Giugno 2020 e visti i progetti fin’ora approvati, il Comune di Palermo potrebbe avere “più campo” per tentare di richiedere il finanziamento della Mal.
Concludendo, è falso affermare che i finanziamenti sono definitivamente persi, è falso affermare che alla scadenza di Aprile potranno partecipare tante altre città quasi a voler far credere che si tratta di un nuovo bando e che le risorse saranno pochissime.
Lasciamo però al lettore ogni suo libero giudizio. Agli insulti preferiamo rispondere con argomenti e numeri.
Boh, qui abbiamo un altro rinvio, staremo a vedere…
Il paragrafo incriminato nel documento è il seguente:
RITENUTO, pertanto, in via eccezionale di consentire agli Enti che hanno presentato istanza per interventi valutati allo stato attuale delle istruttorie NON FINANZIABILI, di trasmettere integrazioni documentali entro il 30.4.2020 per procedere in via prioritaria all’EVENTUALE FINANZIAMENTO a valere sulle risorse stanziate ai sensi dell’art. 1, comma 95 della L.145/2018.
Voi da qui deducete (leggendo dai due articoli) che Palermo e Genova hanno una sorta di priorità. Cosa che non c’è scritta da nessuna parte se non nei vostri testi. Palermo e Genova in questo documento non vengono minimamente citate se non per la loro presenza nella tab.2 degli enti non ammessi al finanziamento.
In realtà nel documento (che voi non allegate per intero) sì fa al contrario riferimento ad alcuni progetti che avevano superato la soglia minima di punteggio e comunque il ministero ha chiesto integrazioni (si tratta di La Spezia, Rimini e alcuni progetti di Roma Capitale). Non tutti questi progetti sono stati poi ammessi al finanziamento.
Io dedurrei quindi al contrario che questi progetti inizialmente sopra la soglia minima e poi non ammessi solo per questioni di tempi di valutazione siano messi meglio di quello di Palermo o Genova che non hanno alcun riferimento.
Insomma in questo documento allegato al mio commento non c’è scritto quello che voi spiegate. Vi prego di allegare la documentazione da cui prendete le vostre certezze. Sono leggi protocollate, non dovrebbe essere difficile.
Poi Palermo potrà integrare entro il 20 aprile ma quelle parole così ipotetiche: “eventuale finanziamento” non capisco come possano produrre fiducia e certezze.
Ecco il documento completo per chi volesse leggerlo.
https://www.comune.palermo.it/js/server/uploads/_18122019153453.pdf?fbclid=IwAR1UBR65_d552iRGw7EY7at1SkfujFgA-PPMXarg0Sd-_3aV9_Gr1vjQQCY
dice in via prioritaria all’eventuale finanziamento. la priorità c’è. l’eventualità è legata alla completezza della documentazione da allegare. secondo me è da intendersi così: se al comune ci fanno il piacere di lavorare bene, questi ci dànno i finanziamenti.
Come ti ho già spiegato su fb, il finanziamento non è perso “definitivamente”.
Ma proprio alla luce dell’entità della cifra messa a disposizione e delle dichiarazioni dal Ministero sul voler tutelare i progetti di queste città.
Inoltre, ma questa è opinione personale, ci sono anche valutazioni politiche. È pure scritto che “chi vivrà vedrà ” evidenziando anche il pastrocchio del Comune.
Non ho alcun problema a riportare l’intero documento, quasi a voler mettere in dubbio le nostre parole.
Infine consentimi, non ti ho visto contestare un articolo che trattava la stessa tematica dove addirittura era scritto che la “chiamata” di aprile era aperta a progetti nuovi e tutte le città disconoscendo la scadenza di giugno. A questo punto sono io che ti chiedo se hai letto il documento visto che ti complimentavi con l’autore. E per coerenza dovresti far notare ciò non solo su fb ma anche su qualche altro sito, come hai fatto qui.
Non è una critica ma l’impressione è questa, e non ci fai una figura carina.
Ps: ma non ti sorge minimamente il dubbio che fra gli 11 progetti ci siano quelli bocciati in maniera tombale e quelli che avranno realmente possibilità di concorrere ad Aprile?
O che addirittura tutti i progetti fuori hanno importo tale che c’è la copertura finanziaria per tutti???
quali sono dunque i progetti definitivamente esclusi, e quali quelli rimandati ad aprile?
Come potrebbe essere anche che l’entità di altri progetti è tale che la copertura finanziaria di Aprile c’è per tutti 😉
Quanti discorsi e quante polemiche……………..mi pare come in televisione che non fanno altro che fare discorsi inutili sulle problematiche del governo…………….e alla fine non si conclude niente.
La riapertura dei termini è ovviamente a beneficio unicamente dei comuni già partecipanti alla originaria scadenza e questo è ed era chiaro, poi se su web ognuno si sente sapiente pure di cose che non capisce questo è un problema suo e di chi gli va dietro.
Senza aver letto le carte, se non quelle qui pubblicate, mi resta qualche dubbio.
Poichè sono interventi di completamento di infrastrutture esistenti, Brescia e Genova non dovrebbero rientrare o dovrebbero rientrare in coda, trattandosi i loro progetti di nuove realizzazioni. Palermo rientra invece tra i completamenti, si sa che genere di rilevi sono stati fatti? Per capire se siano problemi di forma oppure di sostanza.
Avendo letto meglio il documento allegato annullo il terzo capoverso del mio precedente post. Non è vero che la misura riguardasse solo i completamenti.
Resta il problema di capire che tipo di problemi abbia il progetto palermitano.
Caro Orazio hai centrato il problema.
Se le criticità sono solo marginali o formali, allora ci sono ottime probabilità che alla fine i finanziamenti arrivano.
Se invece sono sostanziali , allora il problema si complica .
Rimane però il dubbio sulle capacità di questa amministrazione di saper utilizzare tali finanziamenti. Ricordiamo i 322 milioni del ” Patto per Palermo” che forse abbiamo perso ( speriamo non definitivamente).
Palermo ha bisogno di finanziamenti, ma dobbiamo saperli spenderli in maniera intelligente e utile per la città, creando lavoro e infrastrutture , e non per opere costose , inutili e demagogiche.
il tram costoso non è, se comparato alla metro. inutile neanche. andiamolo a dire a quelli che beneficeranno delle nuove linee, un sacco di gente che avrà un servizio di qualità dalla periferia al centro, con tempi di percorrenza accettabili per una città come palermo.
demagocico no, infatti i palermitani odiano il tram, essendogli stato detto che le strade verranno ristrette e i parcheggi spariranno. non si sono mai lamentati delle doppie file che restringono le strade molto più del tram, né dell’inquinamento allucinante provocato dalle macchine. il tram toglierà posti di lavoro ai commercianti, si dice, perché le macchine non potranno più transitare. faranno morire le persone, perché le ambulanze e i vigili del fuoco non potranno passare. i tram, in sostanza, saranno la causa del declino di questa città, finora ai primi posti delle classifiche per qualità della vita.